Escludere tutte le pratiche di ricostruzione già presentate agli Uffici speciali dell’Aquila e del cratere, dalle restrizioni previste dal decreto legge del 29 marzo scorso relativo alle agevolazioni fiscali previste nei bonus edilizi
Si è parlato di questo tema in una riunione al ministero dell’economia e delle finanze tra i vertici della ragioneria dello stato e una delegazione capeggiata dal sindaco Pierluigi Biondi e composta dai titolari degli uffici speciale e dal responsabile della struttura di missione.
Biondi ha fatto presente che gli interventi del superbonus legati alla ricostruzione del 2009 non sono responsabili del buco generato dalla misura nel bilancio dello stato perché ad oggi si stima una incidenza di soli 40 milioni di euro per il 2023 a fronte dei 210 miliardi stimati dal Mef.
Il bonus, considerando che i costi sono inchiodati ai parametri del 2009 con un aumento dovuto all’incremento dei prezzi, è stato fondamentale per garantire gli interventi di miglioramento sismico e su cui non c’è stato nessun abuso nell’utilizzo dell’agevolazione fiscale conseguente.
L’obiettivo è salvaguardare i processi in corso, dunque, attraverso una proposta emendativa al decreto che consenta una corretta interpretazione della norma così come condiviso con la ragioneria dello stato, che secondo il sindaco è stata disponibile come sempre ad accogliere le istanze dei territori.
Il servizio del Tg8