Una maxi opera che doveva servire per il rilancio delle aree terremotate ma che ora rischia di non andare in porto: la superstrada L’Aquila Amatrice è bloccata
Il quinto lotto, da Montereale al confine con il Lazio, procedeva spedito con il primo stralcio, finanziato con 22 milioni di euro dai fondi per i crateri sismici del Pnrr. Le realizzazioni erano state affidate e le autorizzazioni avevano già ricevuto l’ok, ma il ministero dell’ambiente, con una mossa a sorpresa, ha fermato esprimendo parere negativo. Secondo il decreto, il quinto lotto non si poteva dividere in stralci: il primo doveva procedere insieme al secondo, che è indietro, e che prevede una lunga galleria non ancora progettata. Dunque la pratica rischia di dover ripartire con un progetto unico che porterebbe via molto altro tempo, rendendo vano il cronoprogramma imposto dal Pnrr e di fatto innescando la perdita dei 22 milioni di euro.
Ma il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, non ci sta perché “la popolazione attende questa opera da decenni”.
Il quinto lotto dovrebbe partire dall’innesto con la strada provinciale 106, per terminare al confine tra Abruzzo e Lazio coinvolgendo proprio il comune di Montereale. Il primo stralcio prevede una variante e l’adeguamento di un tratto dell’arteria. Il secondo lotto prevede invece una galleria per attraversare Aringo. L’importo totale dell’appalto è di 93 milioni di euro.
Giorgi spiega che attendere nove mesi per un parere, dopo che la conferenza dei servizi ha già dato l’ok, è un tempo inaccettabile. Il sindaco se la prende con il ministero e i “burocrati che non danno neanche una spiegazione tecnica ad un no che rischia di essere molto dannoso”.