Le analisi chimiche eseguite sui campioni di acqua di mare prelevati lunedì 22 agosto presso la foce del Pescara non hanno rilevato tracce di idrocarburi escludendo, dunque, il rischio di contaminazione delle acque di balneazione
Nel tratto di mare antistante la foce del Pescara, allo stato attuale, non vi sono evidenze della presenza della miscela di gasolio e frazioni di idrocarburi più pesanti (oli combustibili o bitumi) che nei giorni scorsi è stata sversata nel fiume. In particolare, nel punto di campionamento localizzato nella zona di via Leopardi è stato rilevato un valore di idrocarburi pesanti inferiore a 50 microgrammi/litro.
Analoga la concentrazione rilevata nel punto di campionamento che ricade a 100 metri in direzione Sud del molo del Porto turistico, dove il dato relativo alla presenza di idrocarburi non desta preoccupazione, attestandosi anch’esso al di sotto dello stesso valore.
“Dalle analisi eseguite da Arta – ha detto il direttore generale dell’Agenzia, Maurizio Dionisio – è stato rilevato un esito favorevole per i parametri chimici, con valori che fugano ogni dubbio circa la salubrità dell’acqua del nostro mare. Possiamo dunque affermare che l’allarme è rientrato – ha concluso il direttore Dionisio – confermando un quadro positivo per quanto concerne la balneabilità lungo tutto il tratto di costa interessato”.
Anche i risultati delle analisi effettuate sul campione prelevato dalla Capitaneria di Porto nella giornata di sabato 20 agosto nelle acque del fiume Pescara hanno confermato gli esiti delle prime analisi dei tecnici Arta. In particolare, è stata rilevata la presenza di solventi organici aromatici e idrocarburi.
Scarichi inquinanti nel Pescara: l’assessore Nicoletta Di Nisio interviene in Commissione. Questa mattina aggiunte ulteriori barriere assorbenti lungo il corso d’acqua
Nuovo sopralluogo questa mattina da parte degli operatori della Capitaneria di Porto sul corso del fiume Pescara interessato dallo sversamento di liquami inquinanti, si tratta di un mix di gasolio e bitume, che ha destato da venerdì scorso un forte allarme. Presente al posizionamento delle barriere assorbenti l’assessore comunale al Fiume Nicoletta di Nisio, oltre agli addetti della Capitaneria di Porto e dell’Arta (Agenzia regionale per la tutela ambientale). Poco prima lo stesso assessore aveva riferito in Commissione Ambiente, in una seduta presieduta dal consigliere Cristian Orta, sullo stato dell’emergenza venutasi a creare.
“Tutto ciò che era possibile fare per tutelare il fiume e il mare, e per fortuna queste sostanze inquinanti non hanno raggiunto il litorale come hanno dimostrato i risultati dei prelievi effettuati dall’Arta, è stato fatto con celerità – ha detto l’assessore Di Nisio. Abbiamo agito in piena collaborazione con l’Arta e con la Capitaneria di Porto che ha la competenza specifica. Di più non si può dire in quanto su questo episodio vi è un’indagine per risalire ai responsabili. Sono però piuttosto ottimista perché grazie alle “barriere assorbenti con panne rigide” posizionate ancora questa mattina i reflui sono e saranno isolati verso le sponde”.
Il fascicolo d’indagine ipotizza ovviamente il reato, senz’altro grave, di inquinamento ambientale che l’articolo 452 bis del Codice Penale punisce con la reclusione da due a sei anni e con una multa da 10mila e centomila euro; quando l’inquinamento abusivo interessa aree naturali sottoposte a vincoli la pena può aumentare.
“Per quanto di competenza dell’amministrazione – ha sostenuto Cristian Orta – ci siamo mossi con rapidità appena abbiamo appreso della situazione delle acque del Pescara, verificando la situazione e informando tempestivamente gli organi competenti al fine di trovare soluzioni immediate. Il Comune com’è noto ha messo in piedi tutta una serie di iniziative di progetto per far sì che il fiume divenga in tempi medi una grande risorsa economica e turistica per la città”.
Durante i lavori della Commissione, e questa è per fortuna una notizia positiva, l’assessore Di Nisio ha reso noto che dal Ministero è giunta notizia dell’approvazione del progetto di insediamento di infrastrutture lungo le sponde del fiume Pescara a beneficio di portatori di disabilità. Il progetto relativo era stato predisposto e inoltrato dall’amministrazione comunale nell’ambito della misura specifica prevista dal PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza).