Sviluppo sostenibile: UnivAq quinta in Italia nella classifica THE

L’Università dell’Aquila è quinta in Italia e tra le prime 200 al mondo nell’University Impact Rankings per il contributo allo sviluppo sostenibile

La classifica, elaborata dall’agenzia Times Higher Education (THE), valuta la capacità delle università di contribuire al raggiungimento
degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – Sdg).

Univaq risulta al quinto posto tra le università italiane e al 28/o posto al mondo nel Sdg 4 – Qualità della didattica, prima assoluta in Italia, davanti ad atenei molto blasonati. La classifica costruita per questo specifico obiettivo considera l’impegno profuso dalle università nel garantire un’istruzione e un’offerta formativa non solo di qualità, ma anche inclusive e eque, e la promozione di pari opportunità di apprendimento per tutti.

THE Impact Rankings valuta gli atenei su ognuno dei 17 Sdgs a cui si aggiunge una classifica complessiva finale. Quest’anno sono state sottoposte a valutazione 2152 università da 115 paesi diversi, 26% in più rispetto alla scorsa edizione.

Analizzando nel dettaglio le classifiche per i singoli Sdg, Univaq ha ottenuto ottimi piazzamenti anche in altri ambiti. In particolare, per il Sdg 3 (Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età); il Sdg 8 (Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti); il Sdg 9 (Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile); il Sdg 10 (Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi); il Sdg 13 (Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze) si è classificata, per entrambi, tra le prime 200 università al mondo.

“Aver ottenuto questo risultato ci riempie di soddisfazione e ci gratifica per il lavoro svolto – commenta il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse – Esserci piazzati al 28/o posto mondiale e primi in Italia nella categoria della formazione inclusiva, ci dà poi un particolare orgoglio”.

Marina Moretti: