Il Segretario Generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, è intervenuto oggi a Tagliacozzo alla VI edizione del Festival della Comunicazione ‘Controsenso’.
Rispondendo ai giornalisti in merito alle dichiarazioni di Vito Crimi, sottosegretario all’editoria ha affermato:
“Sull’editoria non ci sono né atti né dichiarazioni incoraggianti. Prevale la voglia di parlare per slogan e di offrire al rancore e alla rabbia dei social un settore vitale per la democrazia e delle sue istituzioni”. ”Si annuncia – ha detto Lorusso – l’abolizione di contributi alla stampa che, ove il sottosegretario Crimi non se ne fosse accorto, non esistono più da anni, a meno che non si vogliano cancellare gli aiuti economici riconosciuti a stampa no profit, cooperative editoriali, stampa diocesana, altra gamba del pluralismo dell’informazione di questo Paese”. “In questo caso – ha proseguito il segretario del sindacato dei giornalisti – si assume la responsabilità di cancellare un migliaio di posti di lavoro”. Lorusso ha quindi sottolineato che “è stato messo a punto in maniera affrettata e approssimativa e con evidenti finalità mediatiche un sedicente decreto dignità che non affronta affatto il problema del contrasto al precariato e al lavoro irregolare nel settore giornalistico. Infine, non ultimo, il governo si prepara una nuova stagione di occupazione politica della Rai, attraverso una legge approvata dal Governo Renzi, che l’allora opposizione rappresentava come il male assoluto. Il sindacato dei giornalisti contrastò quella legge e continua a contrastarla, prendendo atto che chi dall’opposizione ne chiedeva l’abolizione, oggi si prepara ad applicarla”. “Come sindacato ci siamo sempre confrontati con tutti – ha concluso Lorusso – e continueremo a farlo. I governi si giudicano dagli atti”.