Tangenti Spoltore: giudice incompatibile, nuovo rinvio. Nuovo rinvio, dopo quello della scorsa udienza causato dalla mutata composizione del collegio, per il processo ‘cabina di regia’, sulle tangenti al Comune di Spoltore, che vede imputate 11 persone, tra le quali l’ex sindaco di Spoltore, Franco Ranghelli, e l’ex presidente del Consiglio regionale abruzzese, Marino Roselli.
Questa mattina, a Pescara, il presidente del tribunale collegiale Maria Michela Di Fine ha dichiarato la propria incompatibilità, avendo precedentemente disposto, in qualità di gup, il rinvio a giudizio di alcuni imputati coinvolti nel procedimento. A questo punto, con oltre 200 testimoni ancora da ascoltare e con un processo che deve ripartire da zero, a causa della mutata composizione del collegio e del conseguente assenso negato, da parte dei legali della difesa, all’utilizzo delle testimonianze precedentemente acquisite, la maggior parte dei reati si avvia verso la prescrizione. Resta in piedi, però, il reato associativo, che chiama in causa sia Ranghelli che Roselli, insieme all’ex assessore comunale Ernesto Partenza e all’ex consigliere comunale Pino Luigioni. Gli altri imputati, tra politici e imprenditori, sono Alessandro D’Onofrio,Luigi Zampacorta, Tullio Michele Ernesto Santroni, Giuseppe Del Petraro, Bruno Crocetta, Emilio Di Paoloemilio e Marcello Sborgia. Gli 11 accusati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, tentata concussione, falso ideologico e abuso d’ufficio. La vicenda riguardante il presunto caso di tangenti risale al 2011: secondo l’accusa, rappresentata dal pm Gennaro Varone, gli imputati avrebbero costituito una ‘cabina di regia’ per condizionare le scelte amministrative e politiche del consiglio e della giunta in cambio di vantaggi elettorali e personali. Nel corso della prossima udienza, in programma il 20 ottobre, davanti al magistrato che sostituirà Di Fine sfileranno i 14 testimoni dell’accusa che avrebbero dovuto deporre oggi.