Tar Pescara: stabili arretrati, 70% sentenze non appellate

Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario, questa mattina a Pescara, del Tribunale Amministrativo Regionale per le province di Chieti e Pescara. Il presidente Paolo Passoni ha tenuto la sua relazione non prima di aver salutato e ringraziato per la prestigiosa collaborazione la Giudice Renata Ianigro, passata a ricoprire il ruolo di presidente della seconda sezione del Tar delle Marche

Facendo un bilancio dell’attività nel 2023, il Tar ha “mantenuto più o meno lo stesso arretrato – ha detto Passoni – pur a fronte di un aumento di ricorsi in entrata, con una piccola pattuglia di magistrati rimasta tale, da giugno, senza più il preziosissimo ausilio di colleghi di altri Tribunali Amministrativi che negli scorsi anni, con frequenti udienze straordinarie (ora non più previste per la sede di Pescara), avevano contribuito a una vera e propria scossa incrementale di produttività”. Scendendo nel dettaglio, i ricorsi introitati nel 2023 superano di qualche decina quelli depositati l’anno precedente, passando da 344 a 371, con un incremento del 7,8%. Analogo trend si conferma in questi primi mesi del 2024. Tra le questioni più ricorrenti, la materia dell’edilizia e degli appalti che rappresentano, complessivamente il 17,3%, ben al di sopra della media nazionale. In costante crescita i ricorsi per ottemperanza con un +36,6% rispetto al 2022. Riguardo alla produttività, nel 2023 sono state pubblicate 325 sentenze, di cui 16 in forma semplificata, ma il dato più confortante, da questo punto di vista, è che il 70% delle sentenze non è stato impugnato. “Il
Tar di Pescara – commenta ancora Passoni – si colloca di diritto tra gli uffici giudiziari più virtuosi, connotandosi per la scarsità del contenzioso arretrato, di ricorsi ultradecennali, ultraquinquennali e ultratriennali, i quali incidono per il solo 3,3% e le pendenze riguardano per il 35,4% ricorsi introitati nel 2023”.

 

Barbara Orsini: