Momenti di tensione si sono vissuti questa mattina all’ Aeroporto internazionale d’Abruzzo tra i tassisti di Pescara e quelli di Chieti. La presenza consistente degli agenti di Polizia e della Digos ha evitato che la situazione potesse degenerare.
Alla base delle aspre frizioni il servizio di trasporto su taxi presso l’aeroporto. La Cooperativa pescarese Cotape che gestisce il servizio di radiotaxi in città rivendica il diritto di espletare il servizio in regime di esclusiva rivendicando diritti territoriali. Dall’altra parte il Comune di Chieti, stamani rappresentato dall’assessore comunale alle attività produttive, Carla Di Biase, la quale, per nulla intimorita dalla numerosa presenza di tassisti pescaresi ha rivendicato gli stessi diritti per i tassisti di Chieti. Nei giorni scorsi il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio aveva dichiarato che a partire da oggi, mercoledì 27 Giugno, i tassisti di Chieti avrebbero svolto il servizio presso l’Aeroporto d’Abruzzo. I colleghi di Pescara chiedono invece il rispetto di una sentenza del TAR, risalente atre anni fa, che in sostanza sostiene la loro posizione. Il rappresentante dell’URITAXI, Antonio Abagnale ha ricordato che ci sono due le leggi nazionali di riferimento, la 21 del ’92, secondo la quale ogni tassista può operare solo nel territorio di rilascio della licenza, e la 422 del ’97, che indica nella Regione l’unico Ente che ha competenza di regolamentazione. Ricordiamo, ha aggiunto ancora Abagnale, che l’Aeroporto d’Abruzzo ricade nei comuni di Pescara e San Giovanni Teatino, quest’ultimo non ha un servizio taxi, inoltre l’85% dell’area occupata dallo scalo fa parte del territorio comunale di Pescara. Secondo l’Uritaxi, dunque, il Comune di Chieti non ha assolutamente competenza.
“In tutti gli aeroporti italiani – spiega ancora Abagnale – non fa fede il territorio provinciale, che ricordiamo solo per il 15% riguarda la Provincia di Chieti, ma quello comunale che é per la quasi totalità appannaggio del Comune di Pescara.”
Presente all’Aeroporto d’Abruzzo, come già detto l’assessore comunale, Carla Di Biase la quale ha incontrato il Direttore della Saga, Enrico Paolini, ed i vertici della Enac per chiedere un intervento definitivo sulla vicenda. Si attende ora il pronunciamento da parte della Regione Abruzzo che metta la parola fine a quella che è stata definita una guerra tra poveri. Allo scalo d’Abruzzo arrivano per lo più voli low cost con biglietti aerei che spesso costano tra i 20 ed i 30 euro. Se si pensa che con la stessa cifra si arriva nel centro della città in molti preferiscono prendere i mezzi pubblici piuttosto che salire su un taxi.