È morto Enzo Spirito, autore, attore e regista teatrale di origini napoletane e pescarese di adozione.
Grande studioso di tutto il teatro partenopeo, da quello classico di Scarpetta ed Eduardo a quello contemporaneo dei vari Santanelli, Ruccello e Moscato, negli anni ottanta fonda l’associazione culturale “Il carro di Espi”, attraverso la quale mette in scena, assieme alla moglie Anna, alcuni classici della tradizione napoletana ed al tempo stesso alcuni suoi testi, ironici e profondi, tra i quali ricordiamo il fortunato “Cucù”. Nel 2004, sotto la guida di Edoardo Oliva e insieme agli altri protagonisti: Milo Vallone, Ezio Budini, Ennio Tozzi e Vincenzo Mambella, si cimenta nel difficile e commovente ruolo di Shelley Levene nello spettacolo “Glengarry Glen Ross” di David Mamet, ruolo che, nella sua trasposizione cinematografica “Americani”, fu del grande Jack Lemmon.
Da quella esperienza e da quel gruppo di artisti nacque “Teatro Immediato” di cui Enzo Spirito fu uno degli elementi trascinanti e decisivi per la sua riuscita.
Lo ricordiamo interprete di “La guerra spiegata ai poveri” di Ennio Flaiano, “Sangue di fratelli” di Vincenzo Mambella ma soprattutto come un efficacissimo “Pacebbene” in “Uscita di emergenza” di Manlio Santanelli, di cui fu anche regista.
Dotato di una raffinata intelligenza e di una rara capacità di critica, passionale nelle cose che amava, instancabile e sognatore era sempre solare e disponibile ma soprattutto sorridente.
Più di ogni altra cosa, mancherà il suo sorriso, oltre che ai suoi familiari, a tutti coloro che lo hanno conosciuto e a tutta la nostra città.