Tentano di comprare un gelato con banconote false sul lungomare, tre arresti a Giulianova

I carabinieri della Compagnia di Giulianova hanno arrestato tre falsificatori per spendita di banconote contraffatte

L’attività di vigilanza e di prevenzione dei carabinieri della Compagnia di Giulianova ha portato all’arresto di tre soggetti che sul lungomare di Giulianova hanno provato a spendere delle banconote da 50 euro falsificate. Il modo di agire ricalca le classiche modalità. I malintenzionati vanno in un esercizio pubblico, in questo caso degli stabilimenti balneari sul lungomare Spalato, comprando un articolo dal costo irrisorio, in questo caso un gelato da circa 2 euro, pagandolo con una banconota da 50,00 Euro falsa, ottenendo costì un resto di 48 Euro in banconote di valuta legale e regolare. E stato proprio il titolare di uno stabilimento che non è caduto net tranello e malgrado il gran numero di avventori, si è premurato di osservare bene la banconota accorgendosi che qualcosa non andava, rifiutandola. Appena i tre si sono allontanati, ha telefonato al 112 chiedendo l’intervento di una Gazzella del nucleo Radiomobile della Compagnia di Giulianova. Una volta giunti sul posto sono riusciti a rintracciare i tre proprio mentre cercavano di allontanarsi dalla zona a bordo di due autovetture con targa straniera. I tre individui sono stati perquisiti e trovato in possesso di circa 800,00 Euro in banconote da 50,00 euro falsificate. Le attività di ricerca sono passate quindi alle vetture ed in una delle due auto sono stati trovati, nascosti tra le molle del sedili 0 in un’intercapedine del bagagliaio, altri 5.600 Euro in banconote da 50,00 euro false. Durante la perquisizione all’interno della vettura è stata trovata inoltre la somma contante di 320,00 Euro in banconote di vario taglio risultate di valuta regolare, a riprova della verosimile attività di precedenti scambi di monete false avvenute con successo. Tutto il denaro è stato posto sotto sequestro e per i tre indagati sono scattate le manette per il recto di “spendita ed introduzione nello Stato di banconote falsificate” e sono stati associati presso il Carcere di Teramo.

Fabio Lussoso: