I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Teramo hanno eseguito due misure cautelari personali, emesse dal GIP presso il Tribunale di Teramo, in altrettanti procedimenti penali. Per un 67enne, di Torricella Sicura è scatto il divieto di avvicinamento a meno di un chilometro dai luoghi frequentati dalla donna vittima dei suoi atti persecutori. Una donna 59enne di Teramo, invece, è stata sottoposta agli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre ultranovantenne.
Due storie di angoscia e maltrattamento. Nel primo caso si tratta di un 67enne, di Torricella Sicura nei cui confronti è stata eseguita un’ordinanza di applicazione della misure cautelare personale del divieto di avvicinamento a meno di un chilometro dai luoghi
frequentati dalla donna vittima dei suoi atti persecutori. A seguito della denuncia della donna, i Carabinieri hanno svolto tutti gli accertamenti del caso, appurando che l’uomo, da circa un anno, perseguitava la vittima con continui pedinamenti, appostamenti nei luoghi da lei frequentati e minacce, comportamenti finalizzati a convincere, inutilmente, la donna a intrattenere con lui una relazione
sentimentale. Una donna 59enne di Teramo è stata, invece, sottoposta agli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento
penale per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre ultranovantenne, per cui era stato attivato il c.d. “codice rosso”. La donna, a seguito delle indagini dei Carabinieri che hanno accertato reiterate percosse e minacce nei confronti dell’anziana, già in passato era stata destinataria di due misure cautelari, un “divieto di avvicinamento” alla vittima e un “divieto di dimora” nel comune di
Teramo, che poiché non ottemperate, hanno indotto nel GIP la determinazione ad irrogare la più grave misura cautelare degli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa rispetto a quella dell’anziana madre.