Un cinquantenne di Teramo a processo per circonvenzione di incapace. La vittima sarebbe una donna con problemi psichici.
Un cinquantenne di Teramo è stato condannato con l’accusa di circonvenzione di incapace. Il processo davanti al giudice Franco Tetto si è svolto oggi. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe circuito una donna,approfittando della fiducia che riponeva in lui e di alcuni problemi di natura psichica di cui quest’ultima, oggi 48enne, soffriva da tempo.I fatti contestati all’imputato risalgono ad un periodo che va dal 2012 al 2014 quando l’uomo, marito dell’ex donna delle pulizie della vittima, sarebbe riuscito a farsi consegnare circa 80mila euro. Secondo l’accusa, spacciandosi per rappresentante di prodotti d’abbigliamento, scarpe, borse ed accessori per case di alta moda avrebbe venduto alla malcapitata, nel corso degli anni diversi prodotti con marchi contraffatti di Armani, Dolce e Gabbana, Versace. Sarebbe riuscito ad ottenere il pagamento di somme ingenti di denaro, anche di quattro, cinquemila euro alla volta. Circostanze confermate dai parenti della donna. Il nipote ha raccontato come in un’occasione l’uomo le avrebbe venduto una borsa con marchio contraffatto a cinquemila euro. sembra che l’imputato sarebbe riuscito anche a farsi consegnare 7mila euro per fungere da “mediatore” nella vendita di un’immobile situato ad Ascoli Piceno di proprietà della vittima. Immobile che, secondo quanto raccontato in aula dai parenti, sarebbe tra l’altro stato venduto ad un prezzo molto più basso del reale valore di mercato. A far partire le indagini, nel 2014, era stata la denuncia presentata da una delle sorelle della donna. Indagini nel corso delle quali sarebbe emerso come la donna, rimasta ad un certo punto senza liquidità, avrebbe ricevuto dall’uomo un prestito di 1600 euro a pagamento del quale quest’ultimo si sarebbe fatto dare ricariche telefoniche per 900 euro, oltre a diversi oggetti in argento, francobolli e monete in oro che la donna aveva ricevuto in eredità dai genitori. Il processo, dopo l’audizione dei testi, è stato rinviato al mese di giugno.