Teramo, al via la seconda edizione di “L’Abruzzo contro il bullismo”

In occasione della Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo a Teramo si è svolto il primo appuntamento del progetto educativo regionale “l’Abruzzo contro il bullismo” organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Società Civile” e fortemente voluto dall’Assessorato regionale alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione

Dopo il grande successo della prima edizione, è tornata l’iniziativa che coinvolgerà gli studenti di oltre 30 Istituti scolastici. Numerosi gli incontri di Abruzzo organizzati fino marzo, che interesseranno gli studenti non solo delle scuole di Teramo città ma anche degli Istituti comprensivi dei Comuni di Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Nereto e Pineto. Novità dell’edizione 2023 saranno gli appuntamenti con gli studenti delle scuole di Pescara, L’Aquila e Chieti. La rassegna di quest’anno vanta un programma intenso incontri che potranno essere seguiti anche in diretta streaming a Teramo e L’Aquila. L’obiettivo è superare quest’anno il già alto numero di 4500 studenti che nel 2022 in presenza e streaming seguirono la rassegna.
Pietro Quaresimale Assessore all’istruzione e al sociale Regione: “Diventa urgente e fondamentale conoscere caratteristiche, rischi e pericoli del bullismo e del Cyberbullismo per capire come aiutare i nostri ragazzi. C’è da riflettere sui dati emersi nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di pochi giorni fa: bullismo e Cyberbullismo sono fenomeni in costante aumento e possono portare conseguenze anche gravi per chi li subisce, soprattutto se si tratta di adolescenti più fragili. Ho voluto questa rassegna perché se da un lato è vero che il bullismo esiste da tempo immemore, la nascita del bullismo online è invece legato allo sviluppo dei moderni dispositivi tecnologici. Le nuove generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte a una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che reale da ciò che è virtuale”.

 

Fabio Lussoso: