La Polizia penitenziaria di Teramo scova ancora una volta telefoni in carcere: dal reparto di alta sicurezza saltano fuori 5 microcellulari, erano nascosti dentro a deodoranti e panini
A dare la notizia è Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe: “A seguito di indagini interne svolte dalla Polizia penitenziaria e dopo una perquisizione nella struttura, sono stati trovati e sequestrati in alcune celle cinque microcellulari nel reparto alta sicurezza”. Due i detenuti denunciati all’autorità giudiziaria. I telefonini erano nascosti due all’interno di deo-stik e tre all’interno dei panini. Il Sappe si complimenta per i risultati ottenuti dal personale in servizio a Teramo, sottolineando “che tutti i giorni si trova a dover fronteggiare il notevole carico di lavoro dell’istituto causato dalla carenza di personale e dai numerosi tentativi di fare entrare in istituto telefoni cellulari e sostanze stupefacenti”.
Donato Capece, segretario generale del sindacato, sottolinea come il rinvenimento sia avvenuto “grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di personale di Polizia. Per contrastare l’introduzione di telefoni cellulari si dovrebbe fare ricorso a quegli strumenti tecnologici che ne rilevano la presenza in qualsiasi momento della giornata. Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni nonché altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere”, conclude Capece.