Teramo: aumenta la Tari e le polemiche pure!

Un rincaro delle bollette nell’ordine del 10% ovviamente sgradito a cittadini e commercianti: le opposizioni in consiglio comunale parlano di “scelta fuori luogo in un clima già fortemente minato dalla crisi per famiglie e piccole o medie imprese”

 

È polemica accesa a Teramo per l’aumento della Tari, con l’opposizione che non manca di far sentire la propria voce contro la giunta guidata dal sindaco Gianguido D’Alberto. Le bollette della tassa rifiuti, arrivate nelle case dei cittadini in queste settimane, hanno subìto un aumento fino al 10%, incremento già inserito nel Piano economico finanziario (Pef) di TeAm approvato la scorsa estate. Un rialzo – giustificano dai palazzi – legato ad adeguamenti Istat: i rincari, ovviamente, non sono andati giù alla minoranza consiliare che ha colto l’occasione, nell’ultimo consiglio comunale, per incalzare la maggioranza.

L’opposizione ritiene l’aumento della Tari “una scelta inopportuna, soprattutto in un contesto di crisi economica che colpisce le famiglie e le piccole e medie imprese del territorio, molte delle quali già costrette a fronteggiare costi in crescita. Le aziende, in particolare quelle del commercio, dovranno affrontare un’ulteriore stretta sui margini di profitto e, probabilmente, saranno costrette a ritoccare i prezzi, con effetti negativi anche per i consumatori finali.