Teramo: avviati i lavori per il nuovo PUC che sostituirà il PRG

Il Comune di Teramo ha avviato i lavori per il Piano Urbanistico Comunale (PUC), un nuovo strumento previsto dalla legge regionale del 2023 che sostituirà il precedente piano regolatore generale (PRG)

Il PUC, che dovrà essere approvato dal consiglio comunale entro un anno e mezzo, rappresenta un passo fondamentale per la pianificazione del territorio. Durante la prima commissione dedicata, l’assessore Graziano Ciapanna e un team di esperti hanno presentato le linee guida del progetto, basate su uno studio approfondito del contesto cittadino. L’elaborazione del PUC è partita da un’analisi dettagliata della città di Teramo, che ha considerato gli aspetti geografici, produttivi, urbanistici, edilizi e sociali. Questi studi, commissionati alle università di Camerino e Teramo, hanno delineato uno scenario complesso:

• Ricostruzione post-sisma: Attualmente sono in corso numerosi interventi pubblici legati al PNRR e al recupero post-terremoto, a cui si aggiunge il fronte privato, con 763 pratiche di ricostruzione presentate, 420 approvate e 242 cantieri conclusi al 31 maggio.

• Calo demografico e crescita produttiva: Tra il 2013 e il 2023, la popolazione del comune è diminuita del 5,36%, mentre nello stesso periodo gli occupati sono aumentati del 17,77%, in particolare nei settori di ricerca e sviluppo, assistenza sociale residenziale, manifatturiero, logistica ed energia.

Obiettivi del PUC

Il PUC dovrà affrontare queste sfide e promuovere politiche di sviluppo capaci di sostenere la produzione e rispondere alle necessità dei cittadini. Come sottolineato dall’assessore Ciapanna, sarà fondamentale il coordinamento con altri strumenti comunali, come il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano del Verde, attualmente in fase di definizione.

Per garantire il coinvolgimento della comunità, il Comune nominerà un Garante della comunicazione e della partecipazione, che avrà il compito di assicurare l’accesso alle informazioni relative al piano e di favorire il dialogo con i cittadini e gli attori locali.

 

Paolo Durante: