La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo dopo la denuncia ai carabinieri presentata dai famigliari del bimbo di 3 anni rimasto solo per ore sullo scuolabus di Campli
Al quotidiano Il Centro il padre dei piccolo ha dichiarato:
“Mio figlio è rimasto da solo per otto ore a bordo dello scuolabus parcheggiato nel deposito e nessuno si è accorto di nulla. Chiediamo giustizia, affinché quello che è successo a noi non capiti ad altri”.
Il reato contestato è abbandono di minori, a occuparsene è il sostituto procuratore del Tribunale di Teramo, Francesco Zani. È in corso la raccolta delle dichiarazioni, in attesa dell’iscrizione dei nomi nei registri degli indagati. Il servizio di scuolabus è esternalizzato dal Comune di Campli alla società Fratarcangeli, storico gestore di questo servizio in molti comuni dell’Abruzzo.
“Chi doveva controllare non lo ha fatto – continua il padre del piccolo. – Per fortuna erano giorni di brutto tempo e quindi non c’erano temperature alte. Quando si sono accorti di quello che era successo nessuno ha chiamato un’ambulanza, né dato dell’acqua a mio figlio. Il bambino è ora terrorizzato quando percorriamo il tratto di strada del pulmino. È tornato all’asilo. È stato bene con maestre e bambini, ma tutte le volte che lo mettiamo sul seggiolino con la cintura piange”.
Dalle ricostruzioni sembra ci sia stato un mancato controllo dell’assistente. Il mezzo è rientrato in deposito e solo nel pomeriggio, quando l’autista ha ripreso lo scuolabus per il giro di ritorno a casa dei bambini, sarebbe stato trovato il piccolo ancora assicurato al seggiolino ed è stato dato l’allarme.