Trentaquattro fotografie per raccontare una storia, ricordare, immaginare, costruire il futuro. Luciano Adriani, con i suoi scatti, è l’anima artistica che fa da cerniera al progetto culturale “Bosco Martese – Testimoni del tempo”, sposato dall’associazione “Artruv’Arte” di Teramo, dall’Università e dal Comune di Teramo e dalla casa editrice Ricerche&Redazioni.
Progetto che ricorda la battaglia di Bosco Martese attraverso ciò che resta di quei tempi, gli alberi maestosi e i volti di chi quella storia la sente come un racconto, un gruppo di studenti di Scienze della Comunicazione. Tutti sono testimoni del “loro” tempo che diventa unico nell’attimo di uno scatto. Adriani è da 25 anni fotografo del quotidiano il Centro.
La mostra inaugurata a Teramo nello spazio espositivo comunale L’Arca, prende il nome dalla località sui Monti della Laga, in località Ceppo di Rocca Santa Maria, a circa 40 km da Teramo, che fu teatro della prima battaglia italiana partigiana in campo aperto, il 25 settembre 1943. Lo scontro a fuoco non vide caduti tra i partigiani, ma il 25 e nei giorni seguenti molti furono uccisi dalle rappresaglie dei militari tedeschi.
“Raccontando ogni anno Bosco Martese per lavoro mi sono immerso in questi luoghi – spiega Adriani – e guardando questi alberi, questi faggi che ci riconsegnano volti espressivi, tragici, ho avuto l’idea. Ho cercato di pensare a come dare una carezza a quel posto, dimenticato da tutti. Ed è così che ha preso forma il progetto”.