L’iter burocratico per il grande intervento post-sisma sulla prefettura di Teramo è agli sgoccioli, si è in attesa dell’ultimo ok da parte dell’ANAC
In settimana, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) ha trasmesso tutta la documentazione necessaria all’Autorità Nazionale Anticorruzione, il cui parere – più di carattere formale che sostanziale – completerà il percorso burocratico per dare avvio alla gara di appalto.
La procedura, gestista dall’USR, ha già visto il coinvolgimento della conferenza dei servizi, che ha raccolto i pareri favorevoli degli enti interessati, tra cui la Soprintendenza. Quest’ultima aveva, infatti, emesso prescrizioni per la riparazione dei danni subiti da una porzione dell’edificio ancora utilizzabile e per il consolidamento antisismico dello storico immobile situato su corso San Giorgio. Si prevede che l’Autorità, in tempi brevi, dia il proprio avallo, consentendo così l’avvio della gara. L’USR intende procedere con una procedura accelerata, prevista dalla struttura commissariale per la ricostruzione, con un inizio che potrebbe collocarsi tra la fine del mese e i primi di marzo e una conclusione prevista già per aprile. Solo a quel punto sarà nota la ditta incaricata dei lavori. L’apertura del cantiere è legata a un’incognita: la disponibilità dell’ex sede del Consorzio Agrario in viale Mazzini, destinata a ospitare temporaneamente residenza e uffici del prefetto Fabrizio Stelo. Questo perché in seguito all’emergenza per il Delfico alcuni alunni del convitto e dei licei sono stati trasferiti in questo spazio.