“No strada Panoramica, Si sviluppo sostenibile” è il nome del comitato costituito per dire no alla proposta fatta dell’Amministrazione Provinciale Teramana per la realizzazione di un collegamento viario tra l’Autostrada A24 e la stazione sciistica di Prati di Tivo sul Gran Sasso.
Un’opera, che per il comitato composto da associazioni ambientaliste e cittadini, rappresenta l’ennesima infrastruttura di enorme impatto per la montagna Teramana a scapito dell’integrità del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Oltretutto senza nessuna nuova proposta di vero rilancio turistico e di promozione delle aree interne.
Con la rappresentanza territoriale delle associazioni ambientaliste CAI, Italia Nostra, Mountain Wilderness e WWF e della popolazione locale del Comitato Sant’Andrea Verde nasce così un Comitato che si prefigge l’obiettivo di contribuire a far rinascere il territorio che va dal Montagnone al fiume Vomano. Un comprensorio montuoso bellissimo, ma politicamente abbandonato. Il Comitato ha elaborato un’alternativa alla proposta della Provincia e chiede di aprire un confronto pubblico sul futuro delle montagne, un programma di progetti denominato “Montagnone, la montagna che unisce” che si basa su interventi di recupero di vecchi sentieri da adattare alla rete escursionistica ciclopedonale che costituirà l’ossatura su cui mettere a punto un’offerta turistica di livello nazionale.
Questo grazie ad investimenti molto più contenuti rispetto a quanto previsto per la realizzazione di una nuova strada. Interventi che consentirebbero di creare una vera e propria operazione di marketing territoriale in grado di caratterizzare l’intero comprensorio con un’offerta “spendibile” sul mercato turistico nazionale e internazionale.
Un programma di sviluppo economico e culturale sostenibile che trasformi il territorio in un’unica meta turistica costituita da tutti i paesi piccoli del comprensorio: Forca di Valle, Varano, Cerchiara, Fano a Corno, Casale San Nicola, Ornano, Tossicia, Tozzanella, Flamignano, Aquilano, Azzinano, Cusciano, Cerqueto e Pietracamela con i Prati di Tivo. Ognuno con le sue particolarità ed eccellenze, potranno essere parte di questa offerta di un turismo più stabile, destagionalizzato e duraturo.