Al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, presidente del comitato ristretto dei sindaci, non piace la bozza di riordino della rete ospedaliera presentata in Commissione Sanità della Regione.
In particolare D’Alberto critica l’aspetto della sostenibilità economico-finanziaria della bozza che se attuata penalizzerebbe soprattutto la provincia di Teramo, visto che non prevede per Teramo le funzioni di secondo livello per la stroke unit e i politraumi. Ancor più inconcepibile, poi, per D’Alberto, è la mancata previsione per Teramo della terapia intensiva neonatale, prevista in tutte le altre tre realtà provinciali.
Gianguido D’Alberto Sindaco di Teramo: “Nel corso della mia audizione, ho chiesto espressamente alla Regione di farsi portavoce di una revisione dei parametri del decreto Lorenzin, perché a distanza di anni ci troviamo a discutere di una rimodulazione della rete ospedaliera su base di parametri superati dal tempo. Ce lo impongono non solo la pandemia, ma anche gli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo e che hanno modificato radicalmente le esigenze di sanità sul territorio. Inoltre non si può discutere della rete ospedaliera senza discutere, contestualmente, della rete territoriale. Non possono prescindere l’una dall’altra. Anche in questo caso la pandemia ci ha insegnato quanto la rete territoriale sia fondamentale anche per misurare la tenuta della rete ospedaliera“.