Università: elezioni per il nuovo rettore, candidati Cimini e Corsi

Gli studenti, i docenti e il personale tecnico e amministrativo chiamati a scegliere il nuovo rettore dell’Università di Teramo. Urne aperte dalle ore 9 alle 19 di martedì 11 giugno nel seggio elettorale unico che sarà allestito nella sala tesi del polo Spaventa del campus di Coste Sant’Agostino. Due sono gli sfidanti che hanno deciso di candidarsi per prendere il posto del rettore uscente, Dino Mastrocola, per i prossimi sei anni (dall’anno accademico 2024/2025 a quello 2029/2030). Si tratta di Salvatore Cimini, che fino al 3 marzo scorso ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Università, e Christian Corsi, direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione.

“Mi assumo l’impegno di offrire un’occasione di rilancio del nostro Ateneo. Insieme possiamo farcela” scrive Cimini nell’introduzione del suo programma elettorale, mentre per Corsi la candidatura “nasce dalla volontà di condividere una nuova concezione dell’Università degli Studi di Teramo”.

Sono 534 le persone aventi diritto al voto, come sanciscono gli elenchi dell’elettorato attivo pubblicati dall’Università. Il gruppo più numeroso è quello dei docenti: 262. Poi gli appartenenti al personale tecnico, amministrativo e di biblioteca (185 persone) e i rappresentanti degli studenti (87). “Le operazioni di scrutinio saranno effettuate dagli stessi componenti del seggio, saranno pubbliche e avranno inizio
immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto” spiega il decreto con cui è stato costituito il seggio elettorale, che vedrà i docenti Michele Pisante e Angela Di Cesare assumere rispettivamente i ruoli di presidente titolare e supplente. Continua il decreto: “Il presidente del seggio potrà sospendere le operazioni di scrutinio qualora le stesse si protraggano oltre le ore 23 dell’11 giugno; in tal caso le operazioni dovranno riprendere alle ore 9 del 12 giugno. Durante le operazioni di scrutinio, devono essere sempre presenti almeno tre componenti del seggio, tra cui il presidente, il vicepresidente e il segretario”.

Orlando d'Angelo: