Il comitato ristretto dei sindaci, convocato dal presidente Gianguido D’Alberto, si è riunito per confrontarsi con la direzione strategica della Asl sullo studio di fattibilità del nuovo ospedale e sul tema delle liste di attesa
Durante l’incontro i tecnici della Asl hanno illustrato a grandi linee il contenuto dello studio, che prevede la realizzazione di un moderno ospedale da 501 posti letto in linea con il Dm 70, messo in rete con gli altri tre ospedali spoke di Giulianova, Atri e Sant’Omero. Uno studio corposo che prende in considerazione diversi parametri, gli stessi usati per simili iter per la costruzione di molti altri ospedali in tutta Italia. Durante la riunione è stata anche illustrata la possibile configurazione del nuovo ospedale, pensato per essere un hub di secondo livello, che prevede percorsi di cura che mettano il paziente al centro, con la contiguità di più reparti dello stesso livello assistenziale.
In pratica vengono, fra l’altro, creati percorsi dedicati all’emergenza e urgenza veloci e senza commistioni con l’attività clinica ordinaria. Inoltre l’umanizzazione degli spazi e dei percorsi di cura sarà uno dei punti cardine del nuovo ospedale, insieme alla sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari. Sarà una struttura flessibile che prevede spazi e percorsi in caso di pandemia o di maxi emergenze. Un altro aspetto del progetto è fortemente legato al futuro dell’ospedale Mazzini di Villa Mosca: è prevista quella che è stata chiamata Casa della salute e che racchiude una serie di servizi territoriali tra cui un ospedale di comunità che assiste i pazienti che non hanno più bisogno dell’ospedale ma ancora non possono essere assistiti a casa. Si tratta di strutture finanziate con i fondi del Pnrr.