A quindici giorni dal sequestro dell’Istituto Delfico di Teramo prende forma il piano di riorganizzazione per i 1.200 studenti che lo frequentavano
Nel frattempo, la Provincia ha presentato ricorso in Cassazione contro il sequestro preventivo dell’edificio di Piazza Dante, avvenuto lo scorso 3 ottobre su ordine del Tribunale, in seguito alla richiesta del sostituto procuratore Davide Rosati, che ha avviato un’inchiesta sulla sicurezza della struttura.
Sul fronte della riorganizzazione, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo ha confermato che è arrivato il via libera ai lavori di adeguamento del Delfico, comunicato dal commissario per la ricostruzione post-sisma Guido Castelli.
L’intervento, del valore di oltre 20 milioni di euro, è stato approvato dalla struttura commissariale, che aveva ricevuto la documentazione relativa ai lavori, già pianificati da tempo, dopo lo sgombero del complesso che ospita il Convitto e il Liceo.
Per quanto riguarda la nuova collocazione degli studenti, sembra ormai definita la scelta delle sedi temporanee. L’acquisto dell’ex CED è in fase avanzata, mentre per i Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio (MUSP) l’area individuata è quella situata vicino all’ingresso della Gammarana, in prossimità dell’area camper. Nella riorganizzazione generale l’installazione queste strutture saranno essenziali per rispondere alle esigente dovute alla riqualificazione di molte scuole teramane dei prossimi anni.