Grazie alla grande solidarietà dei teramani, e non solo, continua senza sosta il lavoro dell’associazione Kerjgma a sostegno delle famiglie ucraine.
La raccolta di beni di prima necessità da inviare alle popolazioni e ai territori colpiti dalla guerra continua a far registrare un’eccezionale risposta ma l’emergenza è ancora alta: c’è bisogno di cibi a lunga conservazione, medicine, coperte, vestiti e prodotti per l’infanzia. In Romania l’associazione ha un punto di raccolta e smistamento di tutto il materiale in arrivo ma serve anche denaro per pagare carburante e mezzi che l’associazione Kerjgma raccoglie tramite un conto corrente pubblicato sulla propria pagina Facebook. E tra i tantissimi che tutti i giorni danno una mano per fare i pacchi da qualche giorno c’è anche una signora ucraina da diversi anni in Italia come badante. Quando si è presentata ha chiesto di poter fare qualcosa per il suo popolo e così ogni pomeriggio trascorre le sue due ore di riposto facendo pacchi, separando materiale negli scatoloni, mettendosi a disposizione per la conoscenza della lingua russa.
«Molti miei parenti e amici sono rimasti lì, quelli che sono riusciti a scappare lo hanno fatto e sono venuti in Italia, ma anche in Germania e in Francia. Ma tutti sperano di poter tornare in patria e anche se troveranno tutti bombardato a cominciare dalle case sono pronti a ricostruire»