“Ci sentiamo ancora oggi esclusi e lasciati ai margini di iniziative formative, di visibilità e brandizzazione della nostra essenziale presenza di ricettività nella maggioranza dei territori della regione soprattutto quelli interni”
Questo il giudizio dell’associazione Abruzzo BNB che torna a chiedere, in particolare alla Regione, di essere presa in considerazione alla pari delle altre strutture ricettive presenti in Abruzzo. Ma ad alimentare le nuove polemiche c’è anche l’evento organizzato dall’Arta Abruzzo in programma giovedì 13 luglio. In particolare a protestare sono i b&b non professionali che rappresentano una realtà fortemente radicata nel territorio regionale, per questo motivo l’associazione chiede maggiori considerazioni.
“L’Associazione Abruzzobnb, più volte ascoltata dal Consiglio Regionale in questi anni, si è mostrata costantemente in prima linea anche nel periodo del COVID appena alle spalle, in merito ai temi che riguardano la categoria, ha portato avanti una politica per i propri associati di rispetto delle normative vigenti, di formazione, di marchio di qualità, di conoscenza del mercato del turismo, di scambi culturali con altre regioni esempio di valori e sostenibilità a noi vicini quale la Provincia autonoma del Trentino.
Ma nonostante il tanto impegno per sopperire alle mancanze di informazioni da parte degli Enti locali e Regionali, dopo i tanti convegni organizzati nei vari territori, nonostante la fermezza e serietà con le quali abbiamo sempre collaborato con le altre associazioni di categorie, ci vediamo ancora oggi esclusi e lasciati ai margini di iniziative formative, di visibilità e brandizzazione della nostra essenziale presenza di ricettività nella maggioranza dei territori della Regione soprattutto quelli interni. Perché, ci viene da chiederci, questo accanimento verso i Bed and Breakfast, soprattutto quelli a gestione non imprenditoriale? Ricordiamo che le nostre strutture sono normate da leggi regionali, ogni B&B ha il proprio CIR regionale, è carico di adempimenti igienico sanitari al pari delle altre attività di ricettività quali l’HACCP – tesserino sanitario. Spettano alle Istituzioni gli opportuni controlli per i gestori inadempienti. Si parla sempre di più anche in Abruzzo di Turismo Sostenibile, meno male, meglio tardi che mai”!