Teramo: l’UDU torna all’attacco per la questione trasporti, studenti universitari penalizzati

L’Unione degli Universitari di Teramo è tornata a chiedere agevolazioni sui costi degli abbonamenti dei mezzi di trasporto, questione da sempre al centro delle battaglie del movimento studentesco che da anni si trova a fare i conti con gli stessi problemi e con un sistema che a loro dire “non funziona come dovrebbe in una città universitaria e che crea discriminazioni fra gli studenti”.

Tra le richieste ci sono quella della creazione di un biglietto unico, come avviene già in altre città, e la presenza di autobus serali, visto che l’ultima corsa è alle 20.45: un deficit che penalizza soprattutto quegli studenti che vivono nel quartiere universitario.

Jakub Chalupczak, coordinatore dell’Udu di Teramo: “È da anni che denunciamo pubblicamente corse insufficienti, costi dei biglietti e degli abbonamenti troppo alti, totale assenza di investimenti sul servizio. Eppure le soluzioni ci sono, basta guardare all’esempio di altre città universitarie sicuramente più virtuose della nostra. A Parma gli studenti viaggiano sui mezzi del trasporto pubblico locale con un abbonamento annuale di 35 euro, in Toscana con 48 euro. A Trento, addirittura, con un abbonamento di 50 euro lo studente può utilizzare tutti i mezzi pubblici della provincia. La differenza con Teramo è enorme: qui uno studente paga un abbonamento annuale per le sole linee urbane dell’autobus pari a 327 euro. Fino a qualche tempo fa vi erano inoltre delle agevolazioni riservate agli studenti, ora neppure quelle. Si comprende come studiare a Teramo sia penalizzante sotto questo punto di vista. E lo è anche se si prendono come riferimento le città universitarie abruzzesi: i costi sono inferiori e Pescara conta sul biglietto unico.”