In una scuola elementare della provincia di Teramo maestra finita sotto processo per abuso dei mezzi di correzione assolta “perché il fatto non sussiste”.
A denunciare l’insegnante fu una mamma, ma il racconto -ha scritto il giudice onorario Massimo Biscardi nelle motivazioni della sentenza- è apparso poco credibile, soprattutto alla luce delle testimonianze degli altri genitori dei bimbi della classe, i quali hanno evidenziato quanto la maestra fosse attenta e premurosa con gli alunni. Nessuno schiaffo, insulto, e nemmeno orecchie tirate o sale in testa all’alunno, dunque da parte dell’insegnante che all’epoca dei fatti (nel 2015) era supplente e che nel frattempo è entrata di ruolo.
La mamma, dopo aver presentato denuncia, non si è costituita parte civile nel processo. L’insegnante assolta era assistita dall’avvocato Wania della Vigna (nella foto).