Nel centro sud si svolgerà il 10 luglio lo sciopero nazionale unitario dei metalmeccanici indetto da Fim Cisl, Fiom Cigl e Uilm Uil per rivendicare la centralità dell’industria metalmeccanica e richiedere la realizzazione di politiche industriali chiare e a lunga gittata
In vista dello sciopero le sigle sindacali teramane hanno annunciato per lunedì alle ore 11 un presidio davanti alla Prefettura per sostenere le lavoratrici e ilavoratori e rivendicare un futuro per le aziende in crisi. Per il settore sono sempre più urgenti interventi di politica industriale che ancora non si vedono da parte dell’attuale Governo e senza i quali la condizione economica, industriale e sociale del Paese, già caratterizzate da prospettive di particolare incertezza e precarietà, rischia di peggiorare. Dal livello nazionale a quello territoriale, per i Sindacati dei metalmeccanici è necessario rimettere al centro il lavoro nell’industria metalmeccanica e impiantistica, perché la transizione ecologica e digitale si fa con i lavoratori, altrimenti il rischio è quello di aggravare la loro condizione già appesantita da pandemia, crisi energetica, instabilità geopolitica e dei mercati e da un alto livello di inflazione, che erode il potere di acquisto dei salari. Situazione preoccupante in particolare per quelle aziende nel settore dell’automotive.