Nicola Salini, 36 anni, laureato in Economia e amministrazione delle imprese, già presidente dell’Ater e componente dello staff del Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, è il nuovo amministratore unico della Società Montagne Teramane Ambiente Spa (Mo.Te.) Azienda pubblica che si occupa di igiene urbana e altri servizi per conto di 11 centri dell’entroterra teramano
Lo ha eletto all’unanimità, su proposta del sindaco di Teramo, Ganguido D’Alberto, l’assemblea dei 21 Comuni soci. Si è conclusa così, dopo nove anni e tre mandati consecutivi, l’esperienza di Ermanno Ruscitti alla guida dell’azienda pubblica. Salini ora dovrà proseguire il percorso che, anche tramite il recente accordo operativo siglato dal Mote con la Team, società in house del Comune di Teramo per la cura dell’igiene urbana, mira a creare un polo pubblico provinciale capace di farsi spazio nella nuova fase di gestione del ciclo dei rifiuti su scala nazionale.
Ma sulla nomina è intervenuto con toni polemici il sindaco di Valle Castellana Camillo D’Angelo “Sappiamo tutti perfettamente che il Comune di Teramo detiene il 49% delle quote della Mo.Te. Ambiente SpA, ma un conto è far valere il proprio peso in seno all’Assemblea, un altro è imporre unilateralmente le proprie decisioni, peraltro già prese nelle “segrete stanze”, imponendole a tutti gli altri sindaci con un laconico “prendere o lasciare”.
Io rappresento un piccolo territorio che, come tanti altri, ha il diritto di far sentire la propria voce, ieri questo non mi è stato permesso, con una decisione che ci è stata imposta dal Capoluogo che, tra le altre cose, non è nemmeno tra i comuni in cui la società svolge il servizio di igiene urbana, particolare non secondario e che rende assai più grave quanto è accaduto” precisa D’Angelo che aggiunge di non avere nulla contro il nuovo Amministratore Unico Nicola Salini, ma di non aver affatto gradito il metodo che ha portato alla sua scelta.