Dopo la bocciatura della Regione Abruzzo al biglietto unico per il trasporto pubblico, in provincia di Teramo, si infiamma il dibattito politico tra il consigliere regionale Dino Pepe e il sottosegretario Umberto D’Annuntiis
Obbiettivo della proposta, quello di consentire ai viaggiatori nel teramano, di spostarsi in 14 comuni per 90 minuti a 1,20 euro con tutti i mezzi pubblici. Un’opportunità che il consigliere del Pd è tornato a chiedere ieri alla Regione incassando un secco “no” dagli esponenti di maggioranza. In merito alla vicenda è bene ricordare che la Cgil, da tempo ha insistito sull’applicazione anche a Teramo e all’Aquila del sistema in vigore per l’area Metropolitana Chieti-Pescara. Immediata la risposta del sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Umberto D’Annuntiis che ha definito le dichiarazioni fatte dal consigliere Pepe solo una strumentalizzazione politica e spiegato come il biglietto unico per il teramano sia «tecnicamente inattuabile e inoltre non corrisponde al vero che tale provvedimento sia stato già istituito nelle province di Chieti e Pescara, ma solo per l’Area Metropolitana. D’Annuntiis sottolinea inoltre che per le linee extra Area Metropolitana valgono le tariffe normali come in tutta la regione. In provincia di Teramo conclude il sottosegretario non esistono aree metropolitane e la “ratio” del biglietto unico è quella di essere utilizzato per aree di zonizzazione e non dalle “Alpi alle Piramidi”.