Teramo: stato di agitazione e sciopero alla IMR Industrialesud

Stato di agitazione e scioperi dei lavoratori di IMR Industrialesud Spa di Teramo contro il trasferimento delle lavorazioni verso altri siti produttivi

I lavoratori hanno espresso forte disagio e preoccupazione, alla luce dello smantellamento di attrezzature per le lavorazioni del reparto “Boutique” (selleria) ma anche degli stampi per lavorazioni nelle altre linee. La RSU IMR Industrialesud SpA e le segreterie FILCTEM, UILTEC, UGL di Teramo hanno valutato negativamente l’esclusione delle rappresentanze sindacali locali dal tavolo convocato il 6 giugno, a seguito dello stato di agitazione proclamato negli altri siti per le problematiche riguardanti la realizzazione dei piani industriali di riconversione.

In particolare, l’assemblea dei lavoratori rivendica:

“Il blocco immediato di tutte le operazioni di trasferimento delle lavorazioni e delle relative attrezzature presso gli altri siti; l’attivazione immediata di tutte le iniziative istituzionali necessarie alla tutela del patrimonio produttivo e professionale del sito di Teramo; la verifica del piano industriale discusso in sede regionale e verifica dei piani in atto negli altri siti che sono stati oggetto di finanziamenti da parte del Ministero ex MISE; la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione quale condizione di garanzia per la tenuta produttiva ed occupazionale del sito di Teramo”.

Gli stessi lavoratori hanno conferito mandato alle RSU e alle segreterie sindacali per la proclamazione dello stato di agitazione, articolato in sciopero dello straordinario e di ogni forma di lavoro supplementare, e di un pacchetto di 24 ore di sciopero, con mandato di attivare l’astensione dal lavoro sulla base delle richieste sopra citate. La RSU e le segreterie sindacali si sono già attivate per chiedere la riunione urgente del Tavolo alla Regione Abruzzo, come precondizione per di la convocazione di tutte le parti in causa presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le organizzazioni sindacali e la RSU si riservano ulteriori iniziative, con l’attivazione delle azioni di protesta, sulla base degli sviluppi della vertenza.

Marina Moretti: