Condannata per direttissima la donna arrestata mentre tentava di portare droga al marito recluso nel carcere di Teramo
La donna è stata condannata dal Tribunale di Teramo a 8 mesi e una multa di 1200 euro. Gli agenti hanno poi rinvenuto, all’interno della cella dove è detenuto il marito della donna arrestata giovedì, 25 grammi di hascisc dentro una bomboletta di gas tipo camping, oltre ad uno smartphone nascosto nell’incavo di una mensola. A riferirlo è Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Il rinvenimento è avvenuto ancora una volta – sottolinea Donato Capece, segretario generale Sappe – grazie all’attenzione, allo scrupolo ed alla professionalità di Personale di Polizia Penitenziaria in servizio. Sull’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e altra strumentazione tecnologica, che può permettere comunicazioni non consentite, è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo.
A nostro avviso si rendono indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori, interventi immediati compresa la possibilità di schermarli per neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito, dotando tutti i reparti di Polizia Penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari”.
Intanto, sempre nel carcere di Teramo, è stato rinvenuto un altro micro cellulare trovato addosso ad una donna prima di questa entrasse a colloquio con il marito detenuto. Il telefonino era nascosto nelle parti intime, la donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria.