Castrogno Teramo: detenuto in escandescenza, ferito un agente di Polizia Penitenziaria mentre tentata di fermarlo.
L’episodio avvenuto stamane proprio mentre s’infiamma il confronto tra amministrazioni penitenziarie e sindacati. Un detenuto di 52 anni proveniente da vicino Roma, forse a causa di un micidiale cocktail di alcol e psicofarmaci, ha cominciato ad andare in escandescenza distruggendo tutto quello che gli si parava davanti e non contento si è anche tagliato i polsi e schizzando il sangue che fuoriusciva verso tutti coloro che provavano ad avvicinarlo. Dopo vari tentativi l’uomo è stato raggiunto non prima di aver sferrato un violento pugno contro un ispettore di Polizia Penitenziaria che è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. Molto critica la Uil PA Polizia penitenziaria sulla attuale gestione delle carceri italiane ed abruzzesi in particolare.
“Il disastro provocato dalla sentenza della CEDU in ordine alla sentenza Torrigiani – spiega Mauro Nardella della Uil Pa Polizia Penitenziaria- unito a quello prodotto dal fallimento REMS( Residenza Esecuzione Misure di Sicurezza ) troppo elegantemente e velocemente definite l’unica soluzione al problema degli OPG ( ospedali psichiatrici giudiziari) hanno di fatto fatto rompere gli argini di un fiume già in piena per il sovraffollamento ma reso ancor più vulnerabile per il venir meno dei requisiti di sicurezza intervenuti a seguito della riduzione troppo frettolosamente deliberata degli organici di polizia penitenziaria.Se ci uniamo i tanti problemi derivanti dall’accorpamento del provveditorato abruzzese con quello del Lazio ecco che la frittata è fatta. E non importa se le uova e qualche ossa le continuano a rompere solo ai poliziotti penitenziari.”