Un unico ordine del giorno ieri nella seduta del Consiglio Comunale a Tortoreto, una corale manifestazione di vicinanza e solidarietà a Denis Cavatassi, il concittadino scampato alla pena di morte dopo una lunga detenzione in Thailandia.
Cavatassi tornato nei giorni scorsi in Italia, dopo aver evitato la pena di morte in Thailandia con l’accusa di essere il mandante di un omicidio, è stato ricevuto con tutti gli onori ieri pomeriggio a Tortoreto dall’intero Consiglio Comunale che ha colto l’occasione per esprimere la sua totale contrarietà ad ogni forma di pena capitale. Commosso Cavatassi che ha potuto, dopo tanti anni, grazie alla sentenza della Corte Suprema, difendersi dall’accusa che gli veniva mossa, e dimostrare la sua innocenza:
“Sono stato fortunato a nascere in un paese come Tortoreto e in Italia – ha detto Cavatassi – un ambiente rurale, bellissimo e ancora legato a valori solidi e importanti come la solidarietà e il senso di comunità. Nessun altro prigioniero intorno a me ha potuto godere del calore e dell’appoggio che ho avuto io, nello squallore e nella solitudine di quella situazione difficile, in cui i prigionieri vengono dimenticati. Non so se senza la pressione proveniente dall’Italia sarebbe stata riconosciuta la mia innocenza in Thailandia.”
“E’ inammissibile quello che ha vissuto il nostro concittadino e che altri sono costretti a vivere, così come è inaccettabile la pena di morte – ha dichiarato in assemblea il sindaco di Tortoreto Domenico Piccioni – A lui però diciamo grazie, perché ha fornito un esempio importante, soprattutto alle nuove generazioni, con la forza e il coraggio con cui ha affrontato le ingiustizie che stava subendo, senza fuggire via quando poteva.”