Cominciati i tanto attesi lavori di ripascimento della costa nord ad Alba Adriatica: una costa fortemente erosa dalle mareggiate negli ultimi anni
Nella giornata di ieri la società appaltatrice dell’opera da due milioni di euro, messa in campo dalla Regione, ha iniziato le attività legate al riporto della sabbia sulla battigia. La draga attraverso i grossi tubi sta portando la sabbia che consentirà il ripristino di un ampio tratto di spiaggia. Una situazione che, però, non è assolutamente piaciuta al presidente del Cogevo Abruzzo, Giovanni Di Mattia, visto che lunedì 2 maggio dopo quasi otto mesi di assenza le vongole nostrane torneranno sulle tavole degli abruzzesi e in particolare su quelle del Teramano, dove opera il più grande numero di imbarcazioni adibite a questa specifica pesca.
«Nei giorni scorsi abbiamo provveduto al trasferimento minimo delle vongole dall’ampia zona di prelievo della sabbia», ha dichiarato il presidente Di Mattia al quotidiano Il Centro , «ed è sbalorditivo ciò che è emerso. Nella grande vasca utilizzata per lo spostamento c’era di tutto e soprattutto tante specie che popolano i nostri fondali. Il prelievo di sabbia per il ripascimento ad Alba Adriatico si sta rivelando un disastro. Non solo sotto il profilo economico, per il valore delle vongole destinate a morte certa in conseguenza dell’indiscriminato prelievo di sabbia da trasferire a riva. Ma anche per il venir meno dell’equilibrio ambientale di cui tutta la fauna ha bisogno per vivere. Occorreranno anni per ricreare le condizioni che oggi vengono stravolte solo per non cercare strade alternative rispetto a quella intrapresa».
Secondo il Cogevo Abruzzo, una delle realtà produttive della regione con rapporti di lavoro anche all’estero, il programma del ripascimento poteva essere gestito per tempo e con maggior oculatezza nel rispetto dell’habitat marino.