Asili nido, a Teramo è polemica e i sindacati alzano la voce. L’unica struttura che non riaprirà lunedì 22 luglio è l’asilo nido “La Casetta sul Fiume”
Gli asili nido del Comune di Teramo, chiusi a causa del troppo caldo e per la mancanza di sistemi di raffrescamento, riapriranno lunedì 22 luglio, dopo una serie di verifiche tecniche e interventi mirati al miglioramento del microclima degli ambienti destinati ad ospitare i bambini, le insegnanti e il personale di supporto. Questi interventi, effettuati anche negli ultimi giorni, si concluderanno in alcuni casi nella stessa giornata di lunedì. L’unica struttura che non riaprirà è l’asilo nido “La Casetta sul Fiume”.
Le valutazioni tecniche hanno sconsigliato la riapertura di quest’ultimo plesso, e pertanto i bambini che lo frequentavano saranno ospitati presso altre due strutture comunali: il Nido Coccinella e quello di Colleatterrato. Le famiglie avranno la possibilità di scegliere tra queste due opzioni. I sindacati nei giorni scorsi avevano attaccato il comune per non essere intervenuto in anticipo per risolvere il problema facilmente prevedibile.
A Teramo l’Associazione Inquilini e Abitanti dell’Unione Sindacale di Base e il Centro Politico Comunista Sandro Santacroce sono tornati a denunciare il degrado persistente nella zona di Via Longo. Nonostante le promesse dell’amministrazione comunale, l’area continua a essere trascurata, sollevando preoccupazioni tra i residenti e gli attivisti. La Giunta D’Alberto aveva annunciato un progetto di riqualificazione per Via Longo, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei residenti e di ridurre il degrado urbano. Tuttavia, a distanza di anni, i risultati tardano ad arrivare. La situazione attuale vede ancora edifici fatiscenti e spazi pubblici in stato di abbandono.
Durante la protesta i rappresentanti delle due organizzazioni hanno sottolineato come le promesse fatte dall’amministrazione comunale non siano state mantenute. “Via Longo è stata lasciata all’abbandono”, ha dichiarato un portavoce, “e questo nonostante le ripetute promesse di riqualificazione e miglioramento”.