‘Estate in Carcere 2024’, nuova visita ispettiva a Castrogno

Nell’ambito dell’iniziativa ‘Estate in Carcere 2024’, organizzata dal partito radicale, si è svolta una nuova visita ispettiva presso la Casa Circondariale di Castrogno, a Teramo alla presenza di numerosi esponenti del territorio.

L’incontro ha avuto lo scopo di monitorare le condizioni delle detenute e dei detenuti, e di confrontarsi con l’intera comunità carceraria, evidenziando le problematiche strutturali che affliggono il sistema penitenziario locale e nazionale. Durante la visita ispettiva, si sono accesi nuovamente i riflettori su questioni annose come il sovraffollamento e la carenza di personale, che continuano a tormentare la struttura teramana.

La casa circondariale di Castrogno, con una capacità ufficiale di circa 250 detenuti, attualmente ospita oltre 350 persone, rendendola una delle più sovraffollate non solo d’Abruzzo, ma di tutta Italia. Questo sovrannumero, crea difficoltà significative non solo per i detenuti, ma anche per il personale penitenziario, che si trova a operare in condizioni di forte stress e con risorse inadeguate. I rappresentanti dei Radicali, durante la visita, hanno sottolineato che nonostante le numerose interrogazioni parlamentari e proposte di legge presentate negli ultimi anni, poco o nulla è stato fatto per affrontare e risolvere queste problematiche.

Il tema del sovraffollamento rimane critico, alimentando un circolo vizioso che coinvolge sia la qualità della vita dei detenuti, sia l’efficacia delle politiche di reinserimento sociale. La carenza di personale, altro problema fondamentale, aggrava ulteriormente la situazione. Gli agenti di polizia penitenziaria e il personale amministrativo devono fronteggiare un carico di lavoro sproporzionato, rendendo difficile garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali all’interno del carcere.

L’iniziativa ‘Estate in Carcere 2024’ nasce proprio con l’intento di portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni le condizioni in cui versano le carceri italiane. La visita alla struttura di Teramo è solo una tappa di un percorso che mira a sensibilizzare su temi come il rispetto dei diritti umani, la necessità di riforme strutturali e l’urgenza di soluzioni concrete e durature per il sovraffollamento e la gestione delle carceri.