La denuncia di Flai Cgil e Uila Uil: “Da Richetti-Green Arrow nessuna risposta alle richieste dei lavoratori ma solite promesse di un futuro migliore”
I lavoratori e le lavoratrici di Richetti, in stato di agitazione da due settimane, si sono riuniti di nuovo oggi in un presidio davanti all’azienda alimentare di Sant’Atto “per ribadire il no all’imposizione per tutta l’estate di settimane con orario di 48 ore di lavoro, senza alcuna programmazione dei tempi di recupero, e a condizioni economiche peggiorative rispetto alla precedente prassi aziendale”, spiega una nota. “Nei mesi più caldi dell’anno dunque si vuole imporre, a lavoratori e lavoratrici che si trovano esposti a temperature che in alcuni casi raggiungono e superano i 50 gradi, di lavorare di più, guadagnare di meno e non sapere quando si potrà godere del necessario recupero psicofisico”.
“L’applicazione maldestra e solo parziale della cosiddetta “flessibilità” – spiega Cristiana Bianucci della Flai Cgil di Teramo – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A lavoratori e lavoratrici che hanno sempre mostrato senso di responsabilità e attaccamento al lavoro non si possono chiedere solo sacrifici, continuando a promettere un futuro migliore che non si concretizza mai e, al contrario, applicando condizioni economiche peggiorative e imponendo ritmi di lavoro più pesanti proprio quando il caldo non dà tregua e la salute andrebbe tutelata anche garantendo i necessari riposi. L’azienda chiede relazioni sindacali più costruttive? Intanto pronunci parole chiare su questi temi e ci convochi ad un tavolo per discutere sul serio delle condizioni di lavoratrici e lavoratori”.
Non convincono infatti le parole dall’amministratore delegato Roberto Grasso. “Confindustria – incalza Delfino Coccia, segretario della Uil – sostiene che oggi ci siano presupposti per rapporti sindacali più leali e costruttivi rispetto al passato. E’ tempo che l’azienda lo dimostri, utilizzando meno il tempo futuro e iniziando a dare riscontri concreti nel tempo presente. Sentiamo promettere la stabilizzazione dei precari di Richetti da anni, anche da Green Arrow che ha acquisito l’azienda quasi due anni fa. Ci dicano quante assunzioni si vogliono fare e soprattutto quando. Perché finora le hanno solo promesse”.