Il Gal Gran Sasso Laga esprime grande preoccupazione sulla decisione presa dal governo di aumentare dal 21 al 26 % la cedolare secca sugli affitti brevi
Una posizione che di fatto va in contrasto con il lavoro che il Gal sta portando avanti per la promozione del territorio, tramite il turismo sostenibile, volto al rilancio delle aree interne che vivono da tempo una grave emorragia legata allo spopolamento. La programmazione presentata dalla società consortile è quella di valorizzare i beni culturali e il patrimonio artistico e ambientale, legati al territorio dell’economia rurale delle aree interne, a cominciare dalla transumanza, che dal 2019 è patrimonio immateriale dell’Unesco, grazie proprio alla proposta di candidatura presentata da alcuni Gal. Per questo motivo il Presidente Matone lancia l’appello alla politica locale e nazionale affinché si intervenga sulla misura per questi territori.