Maltrattamenti ai familiari e resistenza a pubblico ufficiale: finisce in comunità un minorenne afflitto da problemi di dipendenza da gioco e dedito all’assunzione di stupefacenti
Un 17enne residente a Teramo è stato portato dalla squadra mobile in una comunità della provincia di Pescara perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti contro i familiari e di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Nel pomeriggio di venerdì 12 luglio la squadra mobile di Teramo, coordinata dal Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, ha eseguito la misura cautelare nei confronti del minore, afflitto da problemi di dipendenza da gioco e dedito all’assunzione di stupefacenti.
Secondo l’accusa, dall’ottobre 2022 il ragazzo avrebbe maltrattato i genitori e la sorella, aggredendoli e creando pertanto un clima di intimidazione. Inoltre, in più occasioni, avrebbe sottratto denaro e gioielli ai suoi familiari. Non solo. Sempre stando a quanto ricostruito, lo scorso 8 luglio avrebbe minacciato con un coltello alcuni poliziotti intervenuti a casa sua su richiesta dei familiari: una volta gettata l’arma, dopo la minaccia di utilizzo del taser da parte degli agenti, il 17enne li avrebbe aggrediti con calci, pugni e gomitate. Per tale ragione è stato deciso il suo collocamento in una comunità.