Guidava ubriaco, e non era la prima volta, ha invaso la corsia opposta e ha provocato un terribile scontro frontale costato la vita ad una 87enne di Montorio al Vomano, Concettina Di Francesco: ora dovrà risponderne davanti ad un tribunale.
Ad un anno esatto dalla tragedia, era il 3 novembre 2019, è stata notificata la fissazione, per il prossimo 10 dicembre, dell’udienza preliminare del processo a carico del teramano Alessandro Di Giacinto, 33 anni, ritenuto l’unico responsabile dell’incidente, accaduto sulla Statale 80 all’altezza della progressiva chilometrica 62+300, nel comune di Montorio. Il giovane è imputato del reato di omicidio stradale, con le aggravanti, che comportano sensibili aumenti di pena, di averlo commesso ponendosi alla guida in stato di ebbrezza e di aver causato anche lesioni gravi a un’altra persona, ossia il conducente dell’altra vettura coinvolta, un nipote della vittima. I familiari dell’anziana si aspettano giustizia.
Come ricostruito dai carabinieri della locale stazione lo scontro tra le due auto fu violentissimo: ad avere la peggio la signora Concettina che ha riportato gravi politraumi ed è deceduta un paio d’ore dopo il suo arrivo, in condizioni disperate, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Teramo. Miracolosamente salvo il nipote, alla guida dell’auto, che però ha riportato svariate fratture, facciali e al femore (per una prognosi di oltre trenta giorni), di cui ancora oggi lamenta gravi postumi, mentre Di Giacinto è uscito pressoché illeso.
Il 33enne di Teramo è stato subito iscritto nel registro degli indagati dal Pubblico Ministero della Procura teramana, dott.ssa Enrica Medori, titolare del procedimento penale aperto dopo l’incidente mortale, e non solo per omicidio stradale: agli esami tossicologici a cui è stato sottoposto è risultato positivo all’alcool, con una percentuale nel sangue di 1,90 g/l ben oltre il limite consentito, di 0,5. Si è peraltro appurato che nel 2012 era già stato condannato con rito abbreviato dal Tribunale di Teramo per guida in stato di ebbrezza – violazione commessa nel 2010 – alla pena (sospesa) di due mesi e venti giorni di reclusione e a un’ammenda di 800 euro: una lezione che purtroppo non è servita.
A conclusione delle indagini preliminari, il magistrato ha così chiesto il rinvio a giudizio per Di Giacinto il quale, come si legge nella richiesta, ha causato la morte di Concettina Di Francesco e il ferimento del giovane nipote “per colpa consistita in imprudenza e in violazione delle norme della disciplina stradale, non adeguando la velocità del mezzo alle condizioni atmosferiche presenti a fronte del manto stradale bagnato per la forte pioggia in atto, ponendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso di 1,90 g/l e invadendo l’opposta corsia di marcia”. In relazione alla richiesta, il Gip del Tribunale di Teramo, dott. Lorenzo Prudenzano, ha pertanto fissato l’udienza preliminare per giovedì 10 dicembre 2020, alle ore 10.30, presso il Palazzo di Giustizia della città.