Premio Nazionale Paolo Borsellino: eventi e spettacoli

Sono state presentate a Pescara le iniziative finali del 31° Premio Borsellino e i progetti culturali educativi previsti per  l’ edizione n. 32 del  primo semestre dell’anno 2024. A Teramo spettacolo “Una vita sotto scorta” scritto e interpretato dal testimone di giustizia Luigi Leonardi

Tra gli eventi più attesi la cerimonia di premiazione che si terrà a L’Aquila, il prossimo 31 ottobre. Tra i premiati per la  legalità: Maurizio De Lucia, Procuratore Capo di Palermo, Marzia Sabella, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Antonio Balsamo, Magistrato, Michele Carbone Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Don Antonio Coluccia, prete simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità a Roma, Don Ferdinando Di Noto, Fondatore e Presidente dell’Associazione Meter, impegnata nel contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia, Fabio Trizzino, Avvocato , legale della famiglia Borsellino. Verrà premiata anche l’iniziativa “Progetto Camper” promossa dalla Polizia di Stato con lo scopo di proteggere le donne vittime di violenza.  Per l’Impegno Civile il premio va a Tiziana Ronzìo,  Presidente dell’ associazione “Tor più bella”. Per il giornalismo, il riconoscimento va a a Paolo Borrometi, giornalista condirettore dell Agi. Per la sezione Ambiente, il riconoscimento va a Camillo Zulli, imprenditore impegnato nella tutela della biodiversità.  Premio alla Memoria al commissario Giuseppe Montana della squadra mobile di Palermo e a Emanuele Basile, Capitano dei Carabinieri, ucciso dalla mafia a Monreale. Per la sezione Bullismo, il riconoscimento va  a Mirko Cazzato, Fondatore e Presidente dell’associazione “Ma basta”.

Sempre nell’ambito del Premio Nazionale Paolo Borsellino si è svolto presso l’auditorium dell’Istituto “Alessandrini-Marino” di Teramo lo spettacolo “Una vita sotto scorta” scritto e interpretato dal testimone di giustizia Luigi Leonardi.

Minacciato, sequestrato e sotto scorta, è in poche parole è la storia di Luigi Leonardi, testimone di giustizia che ha squarciato a colpi di denunce il velo di omertà che ammantava l’area Nord di Napoli. Il monologo, tratto dal libro “La paura non perdona”, ha permesso di far fatto conoscere più da vicino agli studenti la storia Leonardi un imprenditore che non ha ceduto alle estorsioni della malavita ma ha denunciato e fatto condannare 20 esponenti del racket della malavita.

Leonardi lo dice chiaramente: “Non è un giornalista che ha scelto di consacrarsi alla verità né un eroe che sfida la morte senza riserve. È semplicemente un uomo che voleva vivere e fare impresa nella terra in cui è nato, quello stesso Sud da sempre dipinto come la patria dell’assistenzialismo, e ci è riuscito con risultati eccellenti, finché la criminalità non ha preteso “la sua parte”. Ed ha scelto di non piegare la testa».