Dal 31 luglio 15 mila abruzzesi hanno dovuto dire addio al reddito di cittadinanza, una questione che oltre agli interessati preoccupa soprattutto i comuni chiamati sempre di più ad intervenire a sostegno di quelle fasce che dall’oggi al domani hanno perso un importante sostegno
Il presidente dell’Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto si è detto fortemente preoccupato e, in particolare, denuncia il fatto che “l’Inps abbia comunicato l’interruzione del reddito di cittadinanza attraverso un sms invitando gli ex beneficiari a fare riferimento ai servizi sociali in caso di disagio o di rivolgersi ai centri per l’impiego in caso di “occupabilità”, ovvero di abilità al lavoro”. A preoccupare fortemente i sindaci e non solo è l’inevitabile maggiore pressione sugli uffici comunali già in difficoltà per la carenza di personale oramai cronica.