Ricostruzione, il report di Guido Castelli

La ricostruzione privata è conclusa per un terzo, quella pubblica solo per il 12%. Si può sintetizzare così il report fornito ieri dal commissario al post-sisma 2016 Guido Castelli nell’ottavo anniversario della prima, grande scossa del Centro Italia, quella che il 24 agosto del 2016 distrusse Amatrice e inaugurò la devastante sequenza sismica conclusa il 18 gennaio 2017.

«Un evento catastrofico», scrive Castelli, «che ha determinato la creazione di un cratere di ottomila chilometri quadrati: una vasta area compresa in quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) che include 138 comuni. Dopo otto anni, credo che il primo dovere delle istituzioni sia di fare memoria delle vittime e delle famiglie che hanno perso i loro cari e i loro beni. E chiedere scusa per i ritardi accumulati in troppe false partenze. Un dovere che spetta a chi oggi rappresenta le istituzioni a prescindere da un cambio di passo che in quest’ultimo anno e mezzo è stato registrato e documentato».

Castelli tiene dunque a rimarcare la bontà della sua gestione dell’incarico commissariale rispetto alle precedenti e lo fa snocciolando non solo i dati assoluti, cioè di tutto il periodo post-sisma, ma anche e soprattutto quelli recenti.

«Nel periodo compreso tra il 31 luglio 2022 e il 31 luglio del 2024», scrive, «sono state presentate quasi 9mila richieste di contributo, per un importo concesso vicino ai 7 miliardi di euro: un dato che conferma come nell’ultimo biennio sia avvenuta una sensibile accelerazione. L’accelerazione impressa alla ricostruzione privata viene confermata anche dai dati aggiornati relativi alle erogazioni da parte di Cassa depositi e prestiti. Nel periodo che va dal 25 luglio al 12 agosto, infatti, le erogazioni da parte di Cdp nei confronti delle imprese impegnate nella ricostruzione privata ammontano a 76 milioni di euro. Un record, considerando il periodo estivo, che fa segnare un +31,3% rispetto allo stesso periodo del 2023”.