Riserva del Borsacchio, Commissione Urbanistica approva risoluzione urgente sulla riperimetrazione

E’ pienamente soddisfatto Enio Pavone, presidente della Commissione Urbanistica del comune di Roseto degli Abruzzi, nonché consigliere regionale di Azione, dopo la seduta riguardante la vicenda Borsacchio

Pavone, sentiti i commissari, il sindaco Nugnes e l’assessore Mazzocchetti, ha proposto di far approdare in consiglio comunale un atto unitario (risoluzione urgente) che proponga alla presidenza della giunta regionale di modificare il disegno di legge regionale approvato con DGR n.311-c del 04/06/2024, inserendo in esso l’abrogazione dell’art.25 della Legge regionale n.4 del 25 gennaio 2024, la definitiva approvazione del PAN dagli organi competenti della Regione Abruzzo come licenziato dal consiglio comunale della Città in data 27 gennaio 2024, ferma restando la disponibilità a partecipare a un eventuale iter per una futura riperimetrazione, iter rispettoso della legge 394/1991 Legge Quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo, ove la regione nella sua autonomia ritenesse di attivarsi in tal senso.

Inoltre, di valutare l’eventuale possibilità di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso alle due DGR 310 e 311-C del 04/06/2024, attese le chiare illegittimità comprese nei due atti (nella proposta di legge allegata alla DGR. 311-C ad esempio si ripropone l’iter viziato della legge regionale 4/2024) sia per chiedere in via incidentale di sollevare la questione di illegittimità costituzionale della regionale n.4/2024.

“Sono soddisfatto dell’esito della Commissione Urbanistica – afferma Pavone – Abbiamo ribadito che la norma che ha riperimetrato la Riserva del Borsacchio era palesemente incostituzionale perché non ha seguito il percorso previsto dalla Legge Quadro su Riserve e Parchi. Circostanza sostenuta dal nostro consiglio comunale fin da dicembre scorso ma sollevata anche dal Ministero e dallo stesso consiglio dei ministri. Tanto è vero che anche il Presidente Marsilio si è dovuto impegnare a tornare sui suoi passi perché rischiava che il governo impugnasse la norma regionale. Oggi l’unica strada da seguire è quella che vede l’abrogazione della norma “Taglia Riserva”, l’approvazione del Pan da parte della Regione e poi, eventualmente, avviare una fase di concertazione con tutti i portatori d’interesse e con tutti gli Enti interessati”.

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