A Teramo si comincia a delineare il quadro per la riorganizzazione dei Milleduecento alunni, dalle elementari alle superiori che da giovedì sono a casa a seguito del sequestro del Delfico.
La Provincia è l’ente maggiormente interessato dall’emergenza, per competenza sull’edificio, ed è in prima linea nel cercare soluzioni rapide e adeguate. I canali sui quali si lavora sono tre: il ricorso contro il sequestro, la sistemazione d’urgenza degli studenti in altri edifici, la realizzazione di un polo scolastico jolly. Ma questa mattina dopo un nuovo incontro tra Provincia e Prefettura è stato dato l’ok definitivo per collocare diverse classi nell’ex Consorzio agrario, struttura dove a giorni doveva iniziare il trasloco degli uffici della Prefetuura.
Dalla prossima settimana elementari e medie del convitto troveranno ospitalità nelle scuole San Berardo e De Jacobis. Da giovedì alcune classi dei licei scientifico, coreutico e classico riprenderanno le lezioni, in orario pomeridiano, al Milli e all’ex Comi. L’obiettivo è anche quello di realizzare un nuovo polo, che verrà costruito con moduli scolastici prefabbricati, e su questo fronte 17 i siti sotto la lente di ingrandimento della Provincia: terreni pubblici e privati dislocati nel raggio geografico compreso fra Villa Ripa e San Nicolò.
Sul fronte del ridimensionameto scolastico il sindacato Cisl Scuola Abruzzo Molise ha annunciato che la Regione Abruzzo ha comunicato alle province che ipotizza tagliare 4 istituzioni scolastiche per il prossimo anno. In provincia di Teramo, le istituzioni scolastiche coinvolte nell’ipotesi regionale sarebbero il Liceo Artistico di Castelli e l’Istituto Comprensivo di Isola del Gran Sasso/Colledara, gli istituti comprensivi di Civitella/Torricella e di Campli e stra questi c’è anche il Convitto Nazionale e l’I.I.S. “Delfico” di Teramo. Interviene sull’argomento anche il Prefetto Fabrizio Stelo, che dichiara quanto segue:
“La Prefettura c’è, come sempre, ma sulla sicurezza non faccio passi indietro e andrà verificata in concreto prima del trasferimento delle classi. Che l’impegno oggi dimostrato sia da monito alle istituzioni cittadine a muoversi per tempo, anche al di fuori di emergenze, per garantire la sicurezza di strutture e l’incolumità delle persone, la crescita del territorio e un futuro alle nuove generazioni, dando concreto avvio al piano di ripristino degli immobili danneggiati dagli eventi sismici del 2016-2017”.
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