Il Comune di Teramo con apposita delibera di Giunta ha formalizzato, d’intesa con la Provincia, la richiesta agli enti preposti per l’attivazione dello stato di emergenza in relazione al sequestro dell’istituto scolastico ‘Delfico’.
Nel prendere atto dei risvolti sociali, organizzativi ed economici del provvedimento rispetto al tessuto cittadino, in particolare dell’impatto sul diritto allo studio, oltre che delle spese già affrontate in urgenza e di quelle che si renderanno necessarie in questi primi mesi di gestione dell’emergenza per garantire agli studenti il diritto allo studio, il Comune chiede alla Protezione Civile Regionale e alla Prefettura di Teramo “l’attivazione dell’unico e adeguato livello dell’articolazione della Protezione Civile”.
“Il sequestro del Delfico ha avuto e continua ad avere conseguenze particolarmente pesanti per le famiglie, per la comunità scolastica e per tutta la nostra comunità – commenta il sindaco, Gianguido D’Alberto – Solo per quanto concerne studenti e personale docente e amministrativo, parliamo di oltre 1500 persone che, da un giorno all’altro, si sono ritrovate prive della propria scuola. A questo dobbiamo aggiungere la questione dei convittori, che necessitano anche della residenzialità. Se pensiamo che l’Abruzzo è costituto per quasi il 50% da comuni sotto i 1500 abitanti è evidente l’impatto che questa vicenda sta avendo sulla nostra città. Come Comune abbiamo supportato e stiamo continuando a supportare Provincia e Convitto nella gestione di questa emergenza, ma è chiaro che serve l’intervento degli enti sovraordinati”.
La richiesta di attivare lo stato di emergenza sarà avanzata anche dalla Provincia di Teramo.
“Ovviamente la priorità, come ho già detto più volte, resta quella di creare le condizioni affinché i ragazzi possano rientrare quanto prima al Delfico – dichiara il sindaco – Perché l’unica alternativa al Delfico è il Delfico”.