Dopo aver riaperto il Castello della Monica, chiuso da anni, e avviato i lavori per il teatro romano, ora l’amministrazione D’Alberto punta a riqualificare il teatro comunale grazie a 10 milioni di euro provenienti dal Pnrr
I soldi ci sono per tradurre in pratica l’idea di ridefinire uno spazio culturale di riferimento per la città nella sua collocazione storica, lì dove sorgeva l’antico teatro abbattuto nel 1959 per fare spazio alla Standa, capostipite dei grandi magazzini e allora simbolo della modernità. Il Pnrr ha destinato all’opera dieci milioni di euro che sarebbero sufficienti a realizzare quell’intervento radicale prospettato dal primo cittadino. I tempi, però, sono serrati ed è qui che si gioca soprattutto la sfida indicata da D’Alberto e destinata ad andare oltre la conclusione del suo primo mandato.
«Le scadenze dettate dal piano nazionale sono contingentate in diversi step – spiega il sindaco – il primo, probabilmente quello più sfidante, è fissato a settembre 2023 con l’affidamento dei lavori».