A Teramo il progetto del biodigestore anaerobico, promosso dalla Team in contrada Carapollo, prevede un investimento di 28 milioni di euro
Con il biodigestore anaerobico si punta a trasformare i rifiuti organici in energia pulita. Dopo aver superato la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), si attende l’autorizzazione definitiva entro marzo per avviare la gara d’appalto in primavera. L’impianto, che dovrà essere operativo entro il 2026 secondo le scadenze del PNRR, tratterà fino a 35.000 tonnellate annue di rifiuti, producendo biogas, compost di qualità e biometano per la rete pubblica o come carburante.
L’infrastruttura sarà energeticamente autosufficiente grazie anche a pannelli fotovoltaici e integrerà soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, come il riutilizzo dell’acqua per l’irrigazione delle aree verdi. Prima struttura pubblica del genere in provincia, il biodigestore contribuirà a ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti, alleggerendo la tassa per famiglie e imprese e migliorando la gestione sostenibile del territorio. Ma prima dell’inizio dei lavori per la realizzazione del biodigestore dovrà essere completata la fase di demolizione e bonifica dell’area dove ad oggi è presente l’ex inceneritore di Carapollo, inattivo dal 1987.